Se la poetica è il fondamento emozionale cui l’artista attinge, sia essa implicita, quando frutto dell’analisi delle opere, o esplicita, dove raccolta in saggi, articoli o documentazione similare ad attestarne il rilievo, è l’estetica a porsi quale meta del percorso interiore seguito dall’autore, nell’intento compiuto di mutare il proprio sentire in materia e forma. Spiegabile, quest’ultima e coraggiosamente, descrivendo una tratta ideale che unisce la pura astrazione – scandita dal rifiuto della figura, se non espressamente a favore dell’azione che la genera – alla puntuale accuratezza, dell’iperrealismo in particolare, la cui rappresentazione assottiglia illusoriamente il confine tra dipinto e fotografia attraverso la padronanza tecnica della pittura. Nel mezzo, una lettura diversa che, come un velo, filtra il reale affermando il primato della propria personale percezione, permeandola dei moti propri dell’animo i quali, dall’iniziale visione ed attraverso l’impiego della tecnica prescelta, divengono tangibile sostanza attraverso l’artefatto.

Artisti in mostra: Rubens Fogacci, Francesco Musante, Marco Lodola, Andrea Sangalli, Julian T, Mario Esposito, Daniela Carletti, Ronak Moshiri, Emidio Mastrangioli, Gian Luca Galavotti, Mauro Martin, Michele Pucacco, Stefano Manzotti, Sauro Benassi, Silvia Bignami, Raf Spalvieri, Sugo, Carlo Guidetti, Angelo Licari, Paolo Pastorino, Mr. Fog

Testo e presentazione critica:
Pietro Franca