Il compimento dell’armonia, quale esito finale della ricerca interiore volta a coglierne l’essenza. Da cui figurazione, grafica e pittorica, leggibile nella memoria, nella poesia, nel sogno e nell’umanità, conclamate nella serie Pop Pòesie. Nella luce e nell’acqua, al pari nell’universo e nella sua biodiversità, all’origine dei cicli Lucina, Acquaviva ed Amazonie. E nella storia, focalizzata in particolare sull’emancipazione femminile, cui l’artista italiana Alessandra Viotti-Gilabert, francese d’adozione, attribuisce il nome di Anni Ruggenti.
Riprese integralmente nella vivacità di un segno percorso d’innata sensibilità in cui acrilico e grafite, impreziositi dalla presenza di pigmenti iridati, dall’oro e dall’argento, coniano un linguaggio visuale soggettivo ed avvincente che diviene ‘media’, attraverso cui Viotti-Gilabert, con forme e colori, abilmente spiega l’intimità della poetica. Tondeggianti e sinuose, le prime, la cui morbidezza rifiuta metaforicamente ogni possibile accento razionale ambendo compiutamente all’ampio respiro di una emozione condivisa. Ed accesi, i secondi, evocativi di un’estetica ‘pop’ che cattura l’occhio dell’osservatore attraverso il contrasto, ulteriormente marcato dalla costanza dello sfondo rigorosamente bianco, in cui leggervi l’incontaminata purezza e la pulsante creatività proprie di un’autrice d’eccezione.
Testo critico e presentazione:
Pietro Franca